Biografia
Nel 1984 è ancora a Sanremo, nella
categoria "big", con Nuovo swing, mentre per la categoria "Giovani"
i Canton presentano un pezzo firmato Ruggeri-Schiavone che si chiama
Sonnambulismo. Da sempre tifoso di calcio, ma sportivo lui stesso,
Enrico il 21 marzo debutta come titolare nella Nazionale Cantanti. Bisogna
spendere qualche parola per le canzoni che, nel frattempo, Ruggeri
scrive per altri. Nel 1984 per Anna Oxa scrive Colpo di fulmine. Collabora
nell’85 all’album della Berté "Carioca" e compone il bel brano Canta
ancora per me che Gianni Morandi inserisce nel disco "Uno su mille".
Con Mimmo Locasciulli compone "Confusi in un playback e insieme all’amico
trascorre l’estate in un tour lungo e fortunatissimo. La collaborazione
con Locasciulli continuerà per qualche tempo e nei dischi di Mimmo
compariranno sempre canzoni di Ruggeri: Ancora notte sul circo in
"Clandestina" (1987) e Una vita che scappa in "Adesso glielo dico"
(1989). Nel febbraio del 1986, Enrico partecipa al Festival di Sanremo
con Rien ne va plus e vince il premio della critica. Poco dopo esce
il minialbum "Difesa francese". Al rientro da una intensissima tournée
estiva sposa Laura Ferrato; l’anno, densissimo, si chiude con un altro
disco "Enrico VIII" che sarà il suo primo 33 giri a ottenere il disco
d’oro. La sua notorietà cresce ulteriormente con la vittoria, insieme
a Morandi e a Tozzi, del Sanremo edizione 1987. Il pezzo, utilizzato
poi come sigla di un altro Festival, si chiama
Si può dare di più. Nella medesima edizione, la 37° della Canzone Italiana, Enrico guadagna anche il premio della critica con Quello che le donne non dicono interpretata da Fiorella Mannoia. Nella primavera dello stesso anno, Ruggeri parte per un lungo giro che si fermerà in Canada con il gruppo Champagne Molotov e l’Orchestra Filarmonica di Alessandria, diretta dal maestro Fred Ferrari. La tournée viene documentata da un doppio album registrato dal vivo: "Vai Rrouge". Da qui il soprannome Rrouge che gli resterà per sempre. Durante l’estate il tour continua senza l’orchestra con un taglio decisamente rock. Il 1987 è una stagione ricchissima. Per Morandi prepara Anna e il freddo che ha inserita in "Le italiane sono belle". Per Dario Gai scrive i due 45 giri "Melodrammatico" e "Diamante". Nel 1988 Enrico si cimenta con il cinema contribuendo con due brani alla colonna sonora del film I giorni randagi di Filippo Ottoni. Appena dopo, pubblica un altro LP: "La parola ai testimoni" che presenta nella ormai abituale tournée in tutta la penisola.
Intanto esce il suo LP "Contatti" dove interpreta anche brani di altri autori e pubblica, per la Casa Editrice Forte, una significativa raccolta di racconti brevi intitolata "La giostra": nel volume Enrico cerca di approfondire spunti e tematiche già apparse durante la sua carriera di cantautore. Seguono due tournée. La prima estiva, in Italia; la seconda, l’inverno successivo, in Unione Sovietica: dove riscuote notevole successo. Il 1990 è l’anno della nascita del figlio Pico, Pier Enrico, che viene alla luce il 24 marzo, mentre due mesi più tardi è la volta di un nuovo album "Il falco e il gabbiano", che segna un ritorno al rock. E’ il primo album ad essere tutto registrato in digitale. Il tour che porta lo stesso nome Il falco e il gabbiano sarà in numerosissime piazze e Palasport italiani dove Enrico e la sua band conquisteranno un pubblico di giovani sempre più vasto. Nel 1991 esce il primo disco di Luigi Schiavone, i cui testi sono, come sempre, dell’inseparabile Enrico: "La spina nel fianco". Il 1992 lo vede già in prima fila fra i rockers italiani nel gremire stadi e Palasport con l’ultima tournée che lancia l’album "Peter Pan". Leggerezza, rapidità, libertà: queste le caratteristiche della figurina fantastica, già amata da Lou Reed e Bennato, per un lavoro che sottolinea, ancora una volta, il ruolo di rilievo che Rrouge ha conquistato nel panorama del cantautorato italiano. Proseguono le collaborazioni ed è un’altra volta Fiorella Mannoia a sfruttare le sue grandi capacità d’autore. Il brano si chiama Inevitabilmente (Lettera dal carcere) ed è contenuto nell’album "I treni a vapore" (1992). Sono di questo periodo anche due libri che parlano del Rrouge: "Beneficio d’inventario" la biografia autorizzata scritta da Lucio Mazzi e Donal Cantonetti e "Le Canzoni" di Anna Caterina Bellati, libro che racchiude tutti i testi delle canzoni. Nel 1993 Ruggeri partecipa e vince per la seconda volta il Festival di Sanremo con Mistero primo brano rock a trionfare nella città dei fiori. Questo brano è incluso ne "La giostra della memoria" album antologia che racchiude alcune gemme della sua discografia oltre che alcuni inediti (Bianca balena, Post scriptum). Nello stesso anno esce anche il secondo lavoro del fido Schiavone: "Animale". Nel
1994 esce "Oggetti smarriti" un album che racchiude nuovi piccoli
capolavori come Lunghe strade dipinte brano dalle sonorità vagamente
prog e L’orizzonte (di una donna sola) brano che sembra la continuazione
di Quello che le donne non dicono. Oggetti Smarriti è un disco che
soddisfa la critica e i suoi fans. La lunga tourneé di promozione
del disco viene immortalata nella videocassetta "Oggetti smarriti".
Pubblica la raccolta di poesie "Per pudore" impreziosita dalle illustrazioni
di Tommaso Cascella.
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