Mario Biondi nasce a Catania 37 anni fa.
Figlio d'arte: il papà, Stefano Biondi, famoso cantautore
siciliano (autore di "Tu Malatia", canzone diventata
l'inno della città di Catania), lo introduce fin
da giovanissimo nel mondo della musica.
A 12 anni comincia a cantare in giro per la Sicilia, dapprima
come corista nelle chiese, poi nella prima piazza, a Giarre,
davanti a migliaia di persone. E' il 1988 che segna l'inizio
ufficiale della vita artistica del giovane Mario: al "Tout
Va" di Taormina fa da spalla ai big dell'epoca che
passano dal celebre locale, tra gli altri, uno su tutti,
Ray Charles. Appassionato di black music nelle sue varie
declinazioni, forgia il suo stile vocale ascoltando i dischi
di Lou Rawls, Al Jarreau, Bill Withers, Isaac Hayes e Donny
Hataway.
E' l'inizio del background artistico che lo porterà
ad abbandonare poco a poco, ma mai definitivamente, la canzone
italiana e a dedicarsi agli idoli d'oltreoceano.
Dopo
qualche esperienza teatrale e televisiva decide di lasciare
la sua Sicilia per trasferirsi a Reggio Emilia, dove prende
da subito i primi contatti con i musicisti del luogo ed
inizia ad esibirsi dal vivo con il gruppo Mario Bro. per
poi trasferirsi nella vicina Parma, dove attualmente vive.
Fortunato
è stato l'incontro con Chicco Capiozzo (figlio
di Giulio, leggendario batterista degli Area) e Michele
"Mecco" Guidi (già con Jimmy Owens
ed Enrico Rava) con i quali incide l'album "Whysky
a Go Go" e intraprende un fortunato tour di 25
giorni negli Stati Uniti, nel periodo in cui il noto
telefilm "Sex and the City" includeva brani
di quel disco nella propria colonna sonora.
Contemporaneamente collabora con importanti DJs in produzioni
musicalmente eterogenee dalla dance alla deephouse di
qualità.
Nel 2004 nasce il progetto "Was-a-Bee" con
la prima versione di “This is What You Are”,
composta in collaborazione con Alessandro Magnanini
e pensato per il mercato Giapponese. Inaspettatamente
il brano arriva sulla scrivania di Norman Jay, dj inglese
di Radio BBC1 che lo inserisce subito nella sua personale
playlist e nella compilation "Good Times 5",
assieme ad artisti del calibro di Otis Redding, Marvin
Gaye e James Brown, raggiungendo successivamente la
testa della classifica del famoso network inglese.
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A fine Ottobre del
2006 esce il suo primo album, "Handful of Soul”,
frutto dell'incontro con la Schema Records e il
gruppo più significativo della scena jazz
italiana ed internazionale, gli High Five Quintet,
che lo porta alla ribalta facendogli conquistare
dopo pochi mesi il primo disco d'oro, seguito a
breve distanza da quello di platino, grazie anche
alla tournée estiva (prodotta e realizzata
da Live Tour) nei teatri più suggestivi d’Italia
(Teatro Romano di Verona, Teatro Antico di Taormina,
Sferisterio di Macerata...), nei club più
prestigiosi e in importanti rassegne Jazz italiane
ed internazionali.
Iniziano le collaborazioni importanti
quali la partecipazione come ospite al Festival
di Sanremo del 2007 in duetto con Amalia Grè. |
Sempre nel 2007 vince il
premio "The Voice Venice Music Awards", il
premio "Mia Martini", e il premio "Musica
& Dischi" per l'album più venduto dell'anno.
Duetta con Ornella Vanoni nel brano "Cosa Mi Importa",
incluso nel suo nuovo album e con il gruppo vocale "Neri
Per Caso" nel brano "What a Fool Believes".
Interpreta un brano realizzato ad hoc per il documentario
sulla vita di Sofia Loren, presentato in anteprima mondiale
al "Roma Film Fest" 2007.
Sempre nel 2007, frutto della amicizia
con Tonino Accolla, si cimenta nel doppiaggio. Presta
infatti la voce nel film "Talk to Me" del regista
Kasi Lemmons con musiche di Terence Blanchard.
In Ottobre riceve il secondo disco d'oro e il secondo
disco di platino per avere superato le 160.000 copie vendute.
Arriva infine la chiusura del tour estivo con due splendide
serate al "Teatro Smeraldo" di Milano, durante
le quali viene registrato il doppio album "Mario
Biondi and Duke Orchestra, I Love you More - Live",
uscito il 30 Novembre 2007.
Il disco, prodotto da Live Tour, viene realizzato con
l'orchestra di 25 elementi diretta per l'occasione dal
Maestro Peppe Vessicchio, che ne arrangia anche alcuni
brani, e con gli "High Five Quintet".
La raccolta di brani contiene anche diversi inediti tra
i quali "I love You More", brano di rara intensità
e magia a cui l'artista e compositore è particolarmente
legato e nuove rivisitazioni di "Close To You"
di Burt Bacharach e "Just The Way You Are" di
Billy Joel.
www.mariobiondi.biz
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