"Storie di Periferia", è una composizione di
pagine di vita che si consumano in vane attese,oppure si concludono
in un episodio cruento.
Un cantastorie che racconta la favola di una fanciulla molto
bella che indugia nella scelta, forse perchè sogna evasioni
impossibili, e finisce per invecchiare senza conoscere l'amore.
E poi c'è la storia di Marta che vendica il suo uomo
rimasto ucciso in un regolamento di conti.
Non sempre la conclusione è amara: l'autore-interprete
in "Dopo la galera", racconta di un ex carcerato che,
respinto dalla società, trova consolazione e forza di
redimersi proprio nell'amore.
L'migrazione
con i suoi dolorosi distacchi dalla terra amata e dai propri
cari, offre lo spunto per uno dei quadri più riusciti
dello spettacolo, anche se tra i meno facili.
I nomi dei paesi nei quali gli emigranti vanno a cercare lavoro,
risuonano come una condanna di esilio, suscitano malinconie
di giorni duri vissuti nella speranza del ritorno.
La periferia è spesso scuola di perdizione: l'alcool,
la prostituzione, la violenza sono le costanti componenti
di un mondo sfiorato dal benessere della metropoli e i personaggi
vivono inseguendo sogni che mai si realizzeranno.
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