STEFANIA PACIFICO    
 

Alla tenera età di otto anni contro il parere dei suoi genitori, studia danza alla scuola del Teatro dell'Opera di Roma sotto la direzione di Olga Amati, Attilia Radice e Walter Zappolini, diplomandosi a diciassette anni.
Ne aveva quindici quando è entrata a far parte del corpo di ballo dell'Ente, anche in qualità di solista, prendendo parte per oltre un decennio a tutte le maggiori produzioni, sotto la direzione di coreografi di fama internazionale come: Prokosky, Grigorovich, Lacotte, Van Hoeche, Plisseskaya e Prebil.
La sua carriera di solista prosegue con la Compagnia Nazionale Italiana Danza Classica, diretta da Raffaele Guerra, l'Astra Roma Ballet, diretta da Diana Ferrara, Il Complesso Romano del Balletto, la Compagnia di Ruben Celiberti, la Compagnia Danza Città di Rieti, diretta da Raffaele Paganini.
La voglia di provare altri stili di danza la porta a conoscere anche la danza moderna, lavorando con i coreografi Franco Miseria, Franco Estil e André De La Roche.
Durante il suo cammino artistico incontra il magico mondo dell'Operetta nella persona di Sandro Massimini, che le ha dato l'opportunità di danzare nella "Pricipessa della Csàrdàs e di essere assistente alla coreografia per il "Paese dei Campanelli".
Curiosa ancora di nuove esperienze rivolge il suo sguardo al Musical, vestendo nella produzione "Un Americano a Parigi ", il doppio ruolo di ballerina cantante e assistente alla coreografia di Luciano Cannito e interpretando il ruolo di una delle spose nel musical prodotto dalla Compagnia della Rancia per la regia di Saverio Marconi, "Sette spose per sette fratelli".
Ma largo ai giovani, per questo da qualche anno porta avanti un discorso di promozione della danza classica e contemporanea, producendo ed interpretando con il suo gruppo, creazioni di coreografi italiani più o meno famosi come Luciano Cannito, Mario Piazza, Dino Verga, Luigi Martelletta, Giordana Maura e Riccardo Di Cosmo.