Nell'ottobre
1975, The Who By Numbers, dal suono meno aggressivo, è utilizzato
per le "confessioni" di Townshend circa i suoi rapporti
con l'alcoolismo ("However Much I Booze"), le donne ("Dreaming
From The Waist" e "They Are All In Love") e la vita in generale.
"Squeeze Box" è il 45 giri estratto che riporta il gruppo
in classifica. In questo periodo escono album solisti di
Entwistle (da solo o accompagnato dalle sue band The Ox
e Rigor Mortis: "Smash Your Head Against The Wall" del 1971,
"Whistle Rhymes" del 1972, "Rigor Mortis Sets" In del 1973
e "Mad Dog" del 1975), Daltrey (l'omonimo "Daltrey" dell'aprile
1973 e "Ride A Rock Horse" del giugno 1975) e Moon ("The
Two Sides Of The Moon", insieme a musicisti quali Ringo
Starr, Harry Nilsson, Joe Walsh, Flo And Eddie ed altri).
The Who si impegnano dapprima nella versione teatrale di
Tommy, che presto diventa anche un lungometraggio di enorme
successo girato da Ken Russell, la cui colonna sonora annovera
tutte le canzoni dell'LP originale reinterpretate dal gruppo
con ospiti del calibro di Tina Turner, Elton John, Eric
Clapton, Nicky Hopkins. Ma tra Townshend e Daltrey iniziano
a evidenziarsi dissapori legati alla leadership del complesso,
così il chitarrista incide a sorpresa "Rough Mix" con Ronnie
Lane (1977) e nel 1978 il silenzio discografico della band
si interrompe con Who Are You, disco riflessivo, testimone
di una realtà musicale che si pone seri interrogativi sul
proprio ruolo in un'epoca di grandi rivoluzioni del mercato
musicale (nonostante ciò, The Who sono forse l'unica band
di "vecchi" rispettata dalle nuove generazioni punk). Keith
Moon, fin dal primo periodo di attività con il gruppo, dimostra
una propensione a ingerire smodate quantità di alcool e
a fare uso di droghe pesanti (nei primi anni '70 rimane
paralizzato per qualche giorno per aver ingerito un tranquillizzante
per elefanti). Il 7 settembre 1978 muore a causa di un'overdose
di sedativi. È l'inevitabile conclusione di una vita sfrenata
e senza limiti.
Ma
Nel 1979 escono il film semi-biografico The Kids Are Alright
(che gli Who adornano con una colonna sonora arricchita
da diversi inediti) e la colonna sonora di Quadrophenia,
una bella pellicola con l'emergente Sting dei Police nella
parte del protagonista. Dopo lunghe e dolorose discussioni,
gli Who decidono di ingaggiare Kenney Jones (1948, Londra,
Gran Bretagna), proveniente dagli Small Faces e il tastierista
John "Rabbit" Bundrick ex-Free (quest'ultimo "arruolato"
solo per i concerti). Il tour mondiale è un trionfo, ma
il 3 dicembre 1979, al Riverfront Coliseum di Cincinnati,
un'altra tragedia colpisce gli Who: 11 ragazzi in attesa
di entrare al concerto vengono schiacciati dalla folla.
Il buon successo di Empty Glass (1980), album-solo di un
Townshend assalito da gravi problemi di tossicodipendenza,
sembra preludere alla fine del marchio. Ma la pubblicazione
di Face Dances (1981) smentisce tutti: è una decisa virata
verso sonorità maggiormente pop, con il singolo "You Better
You Bet" a far da apripista per il mercato statunitense
(in Gran Bretagna il disco passa inosservato). L'anno seguente
It's Hard presenta una sintesi migliore tra vecchio e nuovo,
grazie ad ottimi esempi quali "Eminence Front" e "Athena".
Si
tratta dell'ultimo disco in studio del gruppo, che dopo
Who's Last (doppio live del 1984) si riunisce per uno spettacolare
e nostalgico tour nel 1989 (con Simon Phillips alla batteria,
Bundrick alle tastiere, Jody Linscott alle percussioni e
una sezione fiati), capace di far sognare i fan grazie al
doppio live dedicato a Keith Moon Join Together (1990),
dove gli Who, nonostante tutto, dimostrano di avere ancora
un'incontenibile energia. Nel 1994 viene pubblicato lo stupendo
box-set retrospettivo di 4 cd con diversi inediti Thirty
Years Of Maximum R&B (con una spettacolare e omonima videocassetta
di tre ore). Nel febbraio dello stesso anno, Townshend,
Entwistle e Daltrey si riuniscono per due concerti alla
Carnegie Hall in occasione del cinquantesimo compleanno
di Daltrey. Accompagnati da un'orchestra di 65 elementi,
vengono raggiunti sul palco da Sinead O' Connor, Eddie Vedder
dei Pearl Jam e Lou Reed. Nel 1996 la formazione si riunisce
ancora per un grande concerto a Hyde Park dove, per la prima
volta, rappresenta per intero l'opera Quadrophenia dal vivo,
continuando a suonare in tutta Europa sino all'estate del
1997.
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