Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli nella ripresa di Un paio
d'ali del 1996 - 97
Questo
spettacolo narra la storia d’amore tra un timido professore,
Enrico Tuzzi, interpretato da Renato Rascel, e Sgargamella,
segna l’esordio di una giovanissima attrice romana:
Giovanna Ralli.
La
vicenda si svolge negli anni del fortunato filone “poveri
ma belli” e così quando Sgargamella viene chiamata
per un provino cinematografico, il timido professor Tuzzi
cerca di correggerle la tremenda pronuncia romanesca. Ma il
suo italiano, improvvisamente forbito, le gioca un brutto
scherzo: viene respinta perché non sa più parlare
la lingua ufficiale del cinema di quei tempi: il romanesco.
Pieno di debiti e innamorato senza speranza il nostro professore
decide di uccidersi con il gas, ma non avendo pagato la bolletta
questo tentativo di suicidio rimane vano. “Ogni uomo
ha le sue ali” dicevano le parole di una canzone della
commedia, “ogni uomo è fatto per volar / per
volar fra i suoi castellinaria / in solitaria serenità”.
Quindi, grazie a queste ali metaforiche, c’è
sempre la possibilità, per ciascuno di noi, di aggrapparsi
a qualcosa di positivo.
Lo
spettacolo ebbe un’enorme successo: La canzone “Domenica
è sempre domenica” divenne talmente popolare
che l’anno dopo fu scelta come sigla di chiusura del
Musichiere. Le critiche inneggiarono allo spettacolo arrivando
a parlare
di “fusione quasi perfetta tra rivista e commedia musicale”.
Fonte
ufficiale www.ilsistina.com