Per rendere comprensibile il dialogo agli spettatori americani,
per la prima volta vennero usati dei sopratitoli: la traduzione
inglese veniva proiettata su uno schermo sospeso in alto sul
palcoscenico.
Una seconda edizione di Rugantino fu presentata, sempre al Sistina,
il 18 Dicembre 1978 con il seguente cast:
Rugantino: Enrico Montesano; Rosetta: Alida Chelli; Mastro Titta
: Aldo Fabrizi; Eusebia: Bice Valori; Gnecco: Glauco Onorato;
Don Niccolò Paritelli: Cesare Gelli; Donna Marta Paritelli:
Olimpia di Nardo; Bojetto: Alvaro Vitali; Il cavalier Thorwaldsen:
Remo Binotti; Il Serenante: Aldo Donati; il Burinello: Luciano
Bonanni; Scariotto: Marcello Stramacci; Rubastracci: Paolo di
Bella; Strappalenzuola: Giorgio De Bortoli; Gurgumella: Pino
di Bella; Il Brigadiere: Lorenzo Spadoni; L'Innamorato: Sergio
Japino; Il Cardinal Severini: Armando Silverini; La vecchia
dei gatti: Silla Silvani; Don Fulgenzio: Luciano Bonanni.
La
terza edizione è stata rappresentata di recente, il 22
Dicembre 1998 con il seguente cast:
Rugantino: Valerio Mastandrea; Rosetta: Sabrina Ferilli; Mastro
Titta: Maurizio Mattioli; Eusebia: Simona Marchini; Don Niccolò
Paritelli: Cesare Gelli; Gnecco: Massimiliano PAzzaglia; Bojetto:
Gianluca Ramazzotti; Cardinal Severini: Armando Silverini; Don
Fulgenzio:
Sergio Zecca.
LA TRAMA
La commedia è ambientata nella Roma papalina del '800
. Protagonista è Rugantino un ragazzo tanto sfrontato
quanto pauroso, amante della vita e delle donne quanto allergico
al lavoro; egli vive giorno per giorno di espedienti grazie
anche a Eusebia che, pur di scroccare vitto e alloggio al "frescone"
di turno , fa passare per sua sorella. Il "frescone"
di turno è appunto Mastro Titta, proprietario di un osteria
nonchè boja per lo stato pontificio, che ,inizialmente
ingannato dai due, si innamorerà e farà innamorare
di sè Eusebia.
Avvenimento fondamentale per la trama
è la scommessa nella quale Rugantino si impegna con i
suoi amici: sedurre la bella Rosetta moglie del gelosissimo
Gnecco detto il matriciano. Nel giro di poco tempo , complice
l'assenza di Gnecco che è stato bandito da Roma accusato
di omicidio, Rugantino si innamorerà di Rosetta e ricambiato
nei sentimenti decide di rinunciare alla scommessa non raccontando
nulla ai suoi amici. Ma Rugantino sempre Rugantino è
e perderà Rosetta quando questa si accorgerà che
non è stato capace di mantenere la sua parola. Pur di
riconquistarla si autoaccuserà dell'omicidio di Gnecco
che viene trovato morto, ucciso in realtà da un'altra
persona per vendicare l'omicidio del quale il matriciano si
era reso protagonista.
Rugantino
verrà giustiziato proprio da mastro Titta e morendo dimostrerà
di essere quello che non è mai stato, un vero uomo, stimato
e ammirato da tutti.