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Biografia

1963
E’ il 1963 tra Reggio Emilia e Modena, come in tante altre zone dell’Italia del dopo-boom, nascono, a ritmo frequentissimo, centinaia di gruppi musicali, accomunati dalla voglia di esprimere sensazioni, pensieri ed insoddisfazioni dei giovani della nuova generazione, la prima del dopoguerra. Tra questi anche i NOMADI. La primissima formazione era composta di sei elementi: Augusto Daolio (voce), Beppe Carletti (tastiere), Franco Midili (chitarra), Leonardo Manfredini (batteria), Gualtiero Gelmini (sax), Antonio Campari (basso). Poco dopo Gelmini, Campari e Manfredini abbandonarono il gruppo, vennero sostituiti da Bila Coppellini (batteria) e Gianni Coron (basso). La formazione contava cinque elementi.
1965 Primo disco "Donna la prima donna"

1966 L’importantissimo incontro con Dodo Veroli, amico produttore e Corrado Bacchelli. Esce il singolo "Come potete giudicar" con il quale ottengono i primi consensi del pubblico ed è grazie a Dodo che i Nomadi incontrano il giovane e sconosciuto Francesco Guccini.

Da questo incontro nasce una collaborazione che porta immediatamente ad un grande risultato: "Noi non ci saremo" e "Dio è morto" e da qui ha inizio la carriera di Guccini. Apriamo una piccola parentesi portandoci per un attimo al presente, sottolineando come l’atteggiamento dei Nomadi verso giovani autori ancora sconosciuti al grande pubblico, sia ancora oggi di grande importanza. Tutti gli album della band emiliana sono costellati da brani concepiti da questo genere di collaborazioni e che sempre hanno riscosso grandi successi.
1970 Oltre che da innumerevoli lavori discografici ed alcune sostituzioni tra i componenti del gruppo, i Nomadi furono impegnati in molte trasmissioni televisive e manifestazioni canore: nel ’70 parteciparono al "Disco per l’estate" con "Un pugno di sabbia", nel ’71 al "Festival di Sanremo", in coppia con Mal, con "Non dimenticarti di me", ed ancora varie edizioni del "Disco per l’estate": nel ’71 con "So che mi perdonerai", nel ’73 con "Un giorno insieme", nel ’74 con "Tutto a posto".

Con il brano "Un giorno insieme" parteciparono anche al "Festivalbar" edizione ’73, mentre con le canzoni "Tutto a posto" e "Voglio ridere", nel ’74, parteciparono anche a "Canzonissima".
1984 Dante Pergreffi sostituisce al basso Umberto Maggi
1990 Augusto, Beppe e Dante vengono affiancati da Cico Falzone alla chitarra, e Daniele Campani alla batteria.
Il gruppo guadagna in entusiasmo e il sound generale risulta più fresco ed attuale.
Ne è testimonianza l’album "Solo Nomadi".
La storia continua nel 1991 con "Gente come noi" (disco di platino con oltre 100.000 copie vendute) e poi nel 1992 con l’antologia "Ma noi no" (ad oggi si è aggiudicata 4 dischi di platino).
1992
Entro la fine del 1992 giungerà un altro disco celebrazione, il live "Ma che film la vita" (3 dischi di platino), e sarà tra le poche consolazioni di un’annata altrimenti terribile.

Il 14 maggio muore in un incidente stradale il bassista Dante Pergreffi e il 7 ottobre, dopo una breve e straziante malattia, muore Augusto Daolio. Lo choc per il complesso è tremendo e lo scoramento è tale che si prende in considerazione l’ipotesi di abbandonare tutto, di sciogliere il complesso. Incoraggiati e sollecitati con testimonianze d’affetto di ogni natura e migliaia di amici e fans, il gruppo decide per il meglio: si va avanti. Con Beppe, Daniele, Cico ed Elisa (entrata in sostituzione di Dante), il complesso riparte insieme a Danilo Sacco, voce e chitarra, e Francesco Gualerzi, voce e sax. Come nel ’63 la formazione si compone di sei elementi.
1993 Il 1993 è il banco di prova del nuovo gruppo. Inizia tra mille trepidazioni il tour che troverà il suo culmine a Novellara, ove si svolgeranno i festeggiamenti per i 30 Anni di Nomadi e contemporaneamente l’uscita dell’album "Contro". I brani in esso contenuti sono le ultime incisioni di un disco concepito e realizzato da Augusto e i Nomadi realizzate nel febbraio-marzo ’92 ed è emozionante ascoltare ancora la calda voce di Augusto con l’inserimento, dosato ed intelligente, dei nuovi elementi. Sempre del ’93 è l’uscita della biografia ufficiale dei Nomadi "Il suono delle idee..1963-1993" ad opera di Davide Carletti, figlio di Beppe, edito dall’Arcana Editrice. E’ singolare come, dopo la morte di Augusto, l’affetto dei fans e degli amici del gruppo abbia portato, innanzitutto i Nomadi alla scelta di continuare il viaggio intrapreso trent’anni prima, ma soprattutto la volontà di fare parte integrante del gruppo costituendo fans club e gruppi di amici che collaborano all’attività del complesso stesso e partecipano attivamente alle iniziative di solidarietà lanciate dai Nomadi. L’affetto per i Nomadi sfocia in amore per l’uomo, in perfetta sintonia con lo spirito nomade da sempre professato dalla band. I Nomadi durante le loro ininterrotte tournée hanno conosciuto gli Inti Illimani, ed è stata subito amicizia. Il 1993 si chiude con un viaggio in Cile, ove tengono concerti insieme agli Inti Illimani.

1994
Nel mese di maggio esce "La Settima Onda" (oltre 150.000 copie), primo album veramente senza Augusto; il disco è forte, accattivante e vicino ai temi della gente. Nel frattempo viene lanciata una campagna pro Cuba interamente dedicata alla raccolta di materiale didattico da inviare ai bambini cubani contro l’embargo americano che opprime economicamente l’isola dei Caraibi. E’ il tema che domina la tournée del ’94 e la raccolta si conclude con oltre 500.000 pezzi raccolti. A dicembre tutto il materiale reperito viene portato a Cuba dai Nomadi in persona ed il viaggio è anche l’occasione per far conoscere la loro musica al popolo cubano. Sempre nel ’94 i Nomadi hanno l’occasione di incontrare il Dalai Lama, premio Nobel per la Pace, in visita in Italia, in una sua tappa a Bologna1995 Questo incontro con il Dalai Lama è solo l’inizio di un rapporto destinato a durare nel tempo. E di tempo non ne passa molto prima che i Nomadi abbiano occasione di rincontrarlo, ma stavolta non in Italia, bensì in India, a Dharamshala. Nel marzo del 1995 su invito del Dalai Lama i Nomadi si sono recati in India, accompagnati da alcuni amici tra cui Fausto Pirito del GGM, Stefano Dallari della Casa del Tibet di Votigno e Massimo Stordi dell’Istituo Lama Tzong Khapa, per consegnare parte dei proventi relativi all’iniziativa discografica "Tributo ad Augusto". Esce nel luglio del ’95 l’album "Lungo le vie del vento" (oltre 150.000 copie). I Nomadi e molti fans club hanno spesso aderito a diversi movimenti di solidarietà, da Green Peace, ad Amnesty International, da Emergency, ad Operazione Mato Grosso, dai Centri di Recupero per Tossicodipendenti, ad Associazioni per la ricerca contro i Tumori con l’Associazione "Augusto per la Vita", ma in questo caso vorremmo portare alla vostra attenzione "Salaam, Ragazzi dell’olivo". Essa è un’associazione che si occupa di adozione a distanza di bambini palestinesi. La fitta collaborazione dei Nomadi e dei loro fans club con quest’Associazione e l’attribuzione di parte dei proventi dell’album "Tributo ad Augusto" alla medesima, ha portato il gruppo direttamente in Israele per la consegna dei primi introiti. Accompagnati da Renzo Maffei, dell’Arci, hanno visitato i villaggi che usufruiranno dei benefici del denaro donato e, con loro grande soddisfazione, hanno ricevuto ringraziamenti e onori anche dal premio Nobel per la Pace Yasser Arafat.
1996 "Quando ci sarai" un disco all’avanguardia in quanto a sonorità ed invenzioni musicali, ma al tempo stesso fedele alla tradizione di un gruppo, ormai "storico".

Contiene 10 brani inediti, i cui testi sviluppano tematiche di stretta attualità. Il degrado delle metropoli (Un’altra città), le riflessioni sulle speranze da alimentare per i figli che verranno (Quando ci sarai), il ricordo delle vittime della violenza scomparsi nel nulla (Canzone per i Desaparecidos), fino ai temi esistenziali come quello dell’indifferenza (Né gioia né dolore) che sta corrodendo ogni nostra passione, rendendoci incapaci di vivere intensamente autentiche emozioni.

 

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